Guida Nautica Eolie


Guida

La Guida Nautica delle Isole Eolie è un libro dedicato ai diportisti che navigano nelle Isole Eolie, un portolano ma anche una guida turistica, chiaro e preciso, con tante informazioni utili in modo da potersi godere l’arcipelago in sicurezza e rispettando le ordinanze.

La parte iniziale è un’introduzione generale all’arcipelago: le ordinanze, il meteo, i pericoli, gli ancoraggi e gli ormeggi, l’ambiente, la vita marina e alcuni consigli. Quindi la guida si sviluppa con capitoli dedicati ad ogni isola seguendo l’ordine: Vulcano, Lipari, Salina, Panarea, Stromboli, Filicudi ed Alicudi.

Ogni capitolo contiene una introduzione all’isola con una parte dedicata alle attrazioni turistiche dove il vacanziere potrà cogliere e apprezzare lo spettacolo della natura e della “sicilianità” in tutte le sue sfaccettature. A seguire ogni porto/cala/baia viene spiegato in dettaglio e con tante foto e mappe: rappresentazioni create con l’intenzione di illustrare ormeggi, ancoraggi e campi boe. Per ogni isola sono inoltre evidenziati le ordinanze, i pericoli, i numeri utili e vari consigli.

Alla fine del libro ci sono diverse pagine dedicate ad esempi di itinerari, con numerose alternative per scoprire le isole e vederne le parte più belle.

Lombardo edizioni, pp. 136, euro 25,00, ISBN 9788899150631

In libreria da luglio 2020

Carolyn Berger è nata e cresciuta a Honolulu (Hawaii) e si è appassionata all'ambiente sin dalla più tenera età, dividendo il suo tempo tra i suoi studi (lauree in Scienze dell’Ambientali e Scienze Politiche presso l’Università delle Hawaii e un Master in Oceanografia Chimica presso l’Università della California a Santa Cruz) e i suoi hobby (trekking, corsa, yoga, snorkeling). Si è trasferita a Milazzo, in Sicilia, nel settembre del 2006 e si è trovata immersa nel mondo del charter nautico. Possiede una patente nautica italiana ed è un’esperta delle Isole Eolie grazie ai 12 anni di esperienza lavorativa con i charter nautici in questo particolare arcipelago. E' responsabile della didattica del MuMa, il Museo del Mare di Milazzo.

Email: info@guidanauticaeolie.com

Un po’ di informazioni sulla guida

Una guida non solo per diportisti

La guida è stata realizzata con lo scopo di aiutare i diportisti ma può essere utile per tutti i tipi di turisti: durante una vacanza alle isole ci sarà sicuramente almeno un giorno che verrà dedicato a spingersi in barca in quegli angoli di isola che non sarebbero altrimenti raggiungibili.

Inoltre, la guida è utile anche per chi è della zona e frequenta le isole da anni, che magari non è pienamente informato sulle regole e che vuole aggiungere un elemento che sia utile sulla tavola del carteggio, ma che sia anche un bel libro da mostrare agli amici che vengono a bordo.

È un libro speciale, perché l’autrice è …. unica

Per capire perché questo libro è unico, ecco alcune informazioni sull’autrice:

Carolyn è nata e cresciuta a Honolulu, Hawaii (USA) un posto da sogno per tutti, con spiagge bianche e palme, bel tempo e surf. Sin da bambina si è appassionata all’ambiente, in particolare, è sempre stata affascinata dall’impatto che l’uomo ha sulle isole, passione che l’ha guidata nelle scelte di vita.

All’Università delle Hawaii, a Honolulu (capitale dell’isola di Oahu), aveva avuto la pazza idea di studiare per prendere due lauree contemporaneamente da due facoltà diverse, quindi invece di finire in 4 anni, ne ha impiegati 5. Ha una laurea in Scienze Politiche e una laurea scientifica in Global Environmental Sciences, che comprendeva una base molto importante di oceanografia, geologia e meteorologia. Il suo sogno era diventare un avvocato per l’ambiente, ma dopo la laurea ha vinto una borsa di studio per un Masters all’Università della California a Santa Cruz in Oceanografia Chimica.

Durante i suoi studi in Oceanografia ha lavorato a lungo come ricercatrice ed ha partecipato a numerose conferenze per presentare il suo lavoro. Ed è da queste esperienze che ha capito due cose di se stessa: 1) che le piace l’avventura, stare in mezzo al mare e scoprire e imparare cose nuove (è stata in un sottomarino fino a 1600 metri di profondità a prendere campioni d’acqua con bracci robotici direttamente dalle fumarole che si trovano nella dorsale oceanica pacifica, il pilota era lo stesso uomo che ha “scoperto” il Titanic) e 2) le piace insegnare, sia spiegando concetti ma anche creando il materiale che aiuta a comunicarli (i.e. questa guida).

L’estate prima di cominciare questo Masters ha conosciuto l’Isola di Vulcano. Aveva sempre desiderato vivere in Europa con sua nonna, gli zii e i cugini a Vienna. I viaggi per andare a trovare i suoi parenti sono sempre stati accompagnati da vacanze parallele in altre mete europee, e un anno è arrivata alle Isole Eolie. Aveva letto in Lonely Planet delle caratteristiche dell’Isola di Vulcano: i fanghi, le fumarole e la salita al Gran Cratere ed era molto curiosa! Tutto questo in una sola isola. Dopo meno di 2h dal suo arrivo ha incontrato un gruppo di scienziati dalla sua stessa università delle Hawaii che stavano studiando il vulcano. Infatti, le Isole Eolie sono molto simili alle Isole Hawaii: entrambe sono di origine vulcanica ed entrambi gli arcipelaghi consistono di 7 isole abitate, più altre isole più piccole intorno. Entrambe sono meta sia per turisti che per scienziati interessati ai vulcani ma anche ai fondali marini.

La differenza più grande che ha notato con le Hawaii era che le Isole Eolie hanno un tipo di turismo che non aveva mai conosciuto: il charter nautico. Nonostante le Hawaii siano una meta per tante barche che sostano là mentre attraversano il Pacifico, non esiste il turismo nautico come il Mediterraneo. Forse il motivo principale è che il lato sottovento delle isole non ha molti approdi per le barche, e il lato sopravento (che è la parte più bella, naturale e selvaggia) è solitamente troppo ventoso e con mare troppo grosso per permettere anche solo il passaggio. Invece di godersi il mare con la canoa o facendo surf com’era abituata, Carolyn si è adattata alla modalità italiana e mediterranea, cioè all’avventura in barca a vela e in seguito ha anche preso la patente nautica entro le 12 miglia.

Dopo aver lavorato per diversi anni nel mondo del charter nautico, oggi si occupa principalmente di educazione ambientale. È la responsabile didattica al MuMa – Museo del Mare di Milazzo, un museo nato intorno allo scheletro del capodoglio “Siso” che si trova all’interno del castello della cittadina, dove l’arte, la scienza e la tecnologia vengono utilizzate per spiegare l’impatto antropico sul mare. Inoltre, è anche un’educatrice di Ocean Literacy.

La “Guida Nautica delle Isole Eolie” è il primo libro di Carolyn. Si tratta di un libro speciale perché riassume le sue passioni, è un misto di amore per l’ambiente e le Isole Eolie, di conoscenze approfondite delle scienze naturali (meteorologia, geologia e oceanografia), di esperienza nautica acquisita nel corso degli anni, di informazioni utili raccolte parlando con isolani e skipper di professione. Porta la sua firma. La firma di una persona umile ma ambiziosa, semplice ma precisa che ama e crede molto nell’educazione e nella diffusione dell’informazione ed è fermamente convinta che “knowledge is power”, Scientia potentia est, sapere è potere….

Alcune domande per l’autrice

Cosa ti ha ispirato a scrivere questo libro?

Mi sono trasferita a Milazzo, in Sicilia, nel settembre del 2006 e mi sono trovata immersa nel mondo della nautica. Come passatempo / hobby ho cominciato da allora a creare delle immagini e scrivere i testi per un semplice portolano, che finalmente da quest’anno sono riuscita a pubblicare come un libro molto più completo di quello che avrei mai potuto immaginare 14 anni fa.

Ci sono tanti portolani / guide nautiche già disponibili, cosa ha la tua guida che la rende particolare? Perché qualcuno dovrebbe comprare la tua e non un’altra?

Questa guida è diversa dagli altri portolani disponibili nel mercato. Negli anni in cui ho lavorato nell’ambito del charter nautico mi sono accorta che: i portolani già esistenti riguardano zone ampie, come tutta la Sicilia, oppure l’Italia intera e questo, per una barca che fa una o due settimane di charter solo nelle Isole Eolie, porta a delle mancanze:

-hanno poche pagine dedicate alle Eolie;

-sono scritti da persone non della zona;

-non riportano tutte le strutture nautiche attualmente presenti nelle isole;

-non fanno riferimento a tutte le ordinanze in vigore della capitaneria.

Quindi volevo fare una guida solo delle Isole Eolie, completa, senza un limite al numero di pagine e che ovviasse a tutte le mancanze che avevo riscontrato.

Concentrarmi solo sulle Eolie mi ha dato la possibilità di includere molte più informazioni, più mappe con più dettagli, più foto e più spazio per le attrazioni turistiche. Inoltre, ho potuto dedicare un capitolo ad ogni isola e specificare quali zone visitare in base alle condizioni meteo in previsione. Insomma, per il diportista che fa solo una o due settimane in barca ogni estate, questa è la guida fondamentale per le Isole Eolie, in modo che possano prepararsi prima, godersi le isole durante la vacanza e avere un ricordo da riportare a casa.

C’erano diversi fattori molto importanti per me:

1) doveva essere una guida equanime e neutrale, senza pubblicità e con tutte le strutture nautiche che sono attualmente presenti;

2) testo grande e facile da leggere;

3) tante foto;

4) doveva indicare i pericoli (per ridurre i numeri di incidenti);

5) aiutare i diportisti a navigare tenendo sempre in considerazione le previsioni meteo;

6) spiegare le ordinanze (in modo da aiutare le barche ad evitare sanzioni).

Riguardo le ordinanze della Guardia Costiera, è bene ricordare che sono fatte in modo da tutelare la sicurezza dei diportisti, ma purtroppo è scomodo leggerle sui siti delle capitanerie. Esiste il Portolano P6 (che comprende le Isole Eolie) dell’Istituto Idrografico della Marina, ma è poco usato dai diportisti in quanto ha poche foto e le spiegazioni sono brevi e con poche mappe. Gli “Avvisi ai Naviganti” riguardano tutte le acque italiane ed è impegnativo dover cercare gli aggiornamenti solo su una zona specifica. Queste tre fonti (siti della capitaneria per le ordinanze, libro Portolano P6 e sito della Marina Militare per gli avvisi ai naviganti) sono solo in italiano. Al momento la “Guida Nautica delle Isole Eolie” è stata pubblicata in italiano, ma l’idea è di tradurla anche in altre lingue in modo che tutti i diportisti possano navigare rispettando le ordinanze ed evitando sanzioni. La prossima ad uscire sarà quella in inglese.

Come si crea una guida nautica?

All’inizio volevo solo creare uno strumento per aiutare i diportisti, anche solo un paio di pagine in Word/Pdf. Le mie intenzioni sono sempre state quelle di aiutare i diportisti a godersi in sicurezza, e senza sanzioni, le bellissime Isole Eolie.

L’idea di pubblicare un libro mi è venuta in mente nel 2011, ma non era il momento giusto. E poi sono passati diversi altri anni prima di arrivare alla primavera del 2019, quando mi sono convinta di voler davvero realizzare questo obiettivo. Mi sono sentita con Antonio Lombardo, della casa editrice Lombardo a Milazzo, che mi ha appoggiata immediatamente. Da quel momento ho impiegato un anno a mettere insieme tutto il materiale che avevo con Enzo, il grafico, e dopo tanti controlli e revisioni e correzioni del mio italiano (la versione in inglese seguirà a breve) finalmente il libro era pronto per andare in stampa. Purtroppo è arrivato il coronavirus cha messo tutto in fermo per due mesi, altrimenti la guida sarebbe stata stampata per l’inizio dell’estate. Quindi ringrazio tutto lo staff di Lombardo edizioni a Milazzo, ed anche tutti i miei amici che mi hanno aiutata con l’Italiano, in particolare Gabriella Sartirana e Maria Pia Mistretta.

Le immagini sono tutte fatte da me e ho scattato anche la maggior parte delle foto nella guida. Ho girato le isole nella primavera del 2019 in modo da avere le foto dei luoghi prima dell’arrivo di massa delle barche a luglio ed agosto. Purtroppo non sono riuscita ad arrivare alle isole di Filicudi ed Alicudi nel 2019; avevo alcune foto dell’anno precedente di Filicudi ma la maggiore parte delle foto di quelle due isole vengono dagli amici Gina Campagna, Dario Lopes e Carmelo Isgrò. Anche le foto a Ginostra, un altro posto dove non sono riuscita ad arrivare nel 2019, vengono da due amici della casa editrice: Gianluca Giuffrè e Monika Supicova, e le foto dei vari faraglioni sono dello skipper Emanuele Scura. Quindi ringrazio tutte queste persone per il loro contribuito alla guida.

Nel corso degli anni sono stata molto in contatto con la Capitaneria di Porto riguardo le varie ordinanze e sono molto grata per l’assistenza ricevuta dalla Guardia Costiera ed in particolare dall’Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari e dalla Capitaneria di Porto di Milazzo.

Come ho scritto nei ringraziamenti, questa pubblicazione è dedicata a coloro che leggono e navigano: la guida è per voi e spero che vi aiuterà. Spero mi contattino in molti con commenti e consigli in modo da poterla migliorare ancora, sempre con l’intento di aiutare i diportisti a godersi le isole in sicurezza e senza sanzioni. Anche per questo il mio obiettivo è quello di tradurre la guida in più lingue, in modo da far conoscere le bellissime Isole Eolie a diportisti di tutto il mondo.

Hai modo di comunicare con gli acquirenti della guida per eventuali correzioni/aggiornamenti?

Dato che le isole sono in constante cambiamento, era ovvio che ci sarebbero state modifiche da fare e quindi ho creato questo sito internet dedicato a tenere la guida costantemente aggiornata sia sulle ordinanze che su eventuali cambiamenti costieri.

Adesso sei la responsabile didattica del MuMa, il museo del mare di Milazzo, un museo che riguarda l’educazione ambientale. Ci sono aspetti che riguardano l’ambiente anche nella guida?

Ho dedicato due pagine all’inizio della guida proprio ad indicazioni riguardanti l’ambiente e ho elencato anche alcune associazioni che fanno veramente la differenza nelle isole per quanto riguarda il rispetto e la salvaguardia del territorio. Inoltre, dato che le Isole Eolie hanno ricche praterie di Posidonia, una pianta aquatica che è fondamentale non solo per l’ecosistema ma anche per stabilizzare il fondale e per la produzione di ossigeno, sono evidenziati gli ancoraggi dove i diportisti devono stare attenti a non ancorare sulla Posidonia in modo da non danneggiare questo ecosistema molto importante. Non è solo una guida blu, ma anche una guida verde con tanta attenzione alla salvaguardia del mare.

Cosa hai imparato scrivendo il libro?

Ho imparato che devo credere in me stessa e che riesco a raggiungere i miei sogni, se non mi pongo limiti. Dato che lavoravo alla guida nel mio tempo libero mi capitava spesso di fare tardi la notte per migliorare una mappa. Ma mi piaceva passare il tempo così più di qualsiasi altra cosa perché ho sempre avuto in me una grande spinta verso la protezione dell’ambiente e pensavo che educando le persone anche solo su dove ancorare, avrei fatto qualcosa in quella direzione.

Cosa ti ha sorpreso di più?

Una delle cose che mi ha sorpreso di più è che per la guardia costiera il numero maggiore di soccorsi non è dovuto a incidenti con gli scogli, ma per cause di forza maggiore. In capitaneria mi spiegavano che ogni estate ricevono chiamate per barche che, partite con il bel tempo, si sono trovate poi in condizioni di peggioramento e quindi in difficoltà. Sarebbe bastato informarsi attentamente sulle condizioni meteo per capire che non sarebbero dovute uscire. Oppure di barche che si trovano sul lato sopravento dell’isola, mentre sarebbe bastato spostarsi sul lato sottovento per non avere problemi. Quindi, nel libro stesso ho evidenziato che “Ogni estate la Guardia Costiera soccorre diverse barche a causa di maltempo. Nella maggiore parte dei casi i problemi si eviterebbero se la barca non uscisse con condizioni meteo avverse. Inoltre, è fondamentale tenersi costantemente aggiornati sulle previsioni e pianificare la rotta tenendosi sul lato sottovento dell’isola.”

Nella guida sono evidenziati tutti i vari scogli e le secche, e nel corso degli anni ho utilizzato anche un semplice libretto di Giuseppe Novara “Le Secche nelle Isole Eolie per navigare sicuri” che è stato un punto di riferimento anche per me mentre completavo la mia guida. Ma, in base alle indicazioni della capitaneria ho dato molta attenzione anche a dove andare in base alle previsioni meteo. Oltre a indicare le zone aperto/ridosso per ogni ormeggio/ancoraggio, alle fine delle 4 isole di Vulcano, Lipari, Salina e Panarea ho indicato anche visivamente dove conviene andare in modo da rimanere sottovento. Per me è sempre stato più facile capire un concetto vedendolo, utilizzando delle immagini, invece che solo con le parole. In modo chiaro ed efficace.

Cosa significano le Isole Eolie per te?

Io amo la bellezza naturale di questo arcipelago, dal mare o dalla terra ogni panorama è stupendo, mi trasmette un senso di bellezza infinita, in particolare dei punti panoramici come al Belvedere di Quattrocchi a Lipari e Punta del Corvo a Panarea, oppure la vista emozionante dalla barca a Strombolicchio con la Sciara del Fuoco di Stromboli sullo sfondo e il panorama a 360° tra la Canna e lo Scoglio di Montenassari ad ovest di Filicudi. Amo anche la bianca e curvata architettura eoliana, le sbiadite barche colorate dei pescatori, i fiori dai colori vibranti che cambiano con le stagioni, i capperi, limoni, gli ulivi e le vigne, e questa combinazione di colori e forme è una delle mie opere d’arte preferite e mi dona un senso di pace e felicità. Spero di aver trasmesso un po’ di questo amore nel libro. Oltre a indicare dove ormeggiare e ancorare in base alle ordinanze, e come navigare in modo da evitare pericoli, la guida è piena di informazioni utili sulle isole e prende in considerazione le varie esigenze delle diverse tipologie di turista.

Nei miei anni nel settore del turismo, e più di tutto nel mio lavoro di capo base, mi sono accorta che spesso i diportisti che vengono alle isole amano un certo tipo di vacanza, in base alle loro preferenze personali. Oltre alle indicazioni sulle attrazioni turistiche di ogni isola e di ogni punto di ormeggio/ancoraggio c’è una parte finale della guida dedicata ad esempi di itinerario che sono: una settimana standard di charter con bel tempo vedendo 6 isole, ed itinerari adatti a quelli interessati a trekking, vulcani, archeologia, snorkeling, oppure magari a vedere le isole più remote di Alicudi e Filicudi. C’è anche l’itinerario in caso di Scirocco e quello per equipaggi con bambini. C’è anche l’itinerario per la barca che vorrebbe rientrare ogni sera in porto. In questo modo spero di avere dato i consigli giusti in modo che i turisti che vengono a scoprire le isole si innamorino e apprezzino le bellezze delle Eolie.

Nelle Isole Eolie da anni si parla di creare un’area marina protetta. Tu cosa pensi?

Dalla mia esperienza nel nuovo AMP di Capo Milazzo, il problema più grosso è che vengono tanti turisti che non conoscono le regole, oltre ad abitanti della zona che conoscono le regole ma non vogliono cambiare abitudini. Quindi, non è solo il creare un’AMP che fa la differenza ma è ugualmente importante fare educazione e informazione in modo da sensibilizzare le persone a rispettare l’AMP una volta in funzione.

Per esempio, nelle Isole Eolie c’è un’ordinanza che riguarda i “Siti Archeologici Marini” (n. 8/2016) che include un divieto di ancoraggio non solo intorno a Capo Graziano a Filicudi, ma anche negli Isolotti a Panarea (Dattilo, Bottaro, Lisca Bianca, Lisca Nera, Panarelli); ma come sanno tutti, questa zona è un posto molto gettonato per l’ancoraggio e probabilmente la maggior parte delle persone che vanno là non sanno che stanno infrangendo un’ordinanza. Quindi anche nelle Isole Eolie è importante educare ed informare le persone in modo che rispettino le regole già presenti. Le restrizioni di questa ordinanza sono pari alla zona B di un’area marina protetta (in cui sono vietati ancoraggio, pesca, immersioni); e includono anche zone dove c’è il divieto di navigazione (Basiluzzo e Lisca Bianca) che è paragonabile alla zona A. Quindi è quasi come se già ci fosse un’AMP nelle Eolie (in posti specifici a Lipari, Panarea e Filicudi).

Una delle cose che mi ha sempre spinta era la necessità di finire il libro in modo da educare tutti su queste restrizioni che sono anche per il bene dell’ambiente. Ho imparato che credo molto nell’educazione, sono convinta che la maggiore parte delle persone non vogliono dare ancora in una zona dove c’è un divieto, ma semplicemente non lo sanno. Spero che questa guida serva come strumento di informazione anche per la tutela dell’habitat.

Dove si acquista la Guida Nautica delle Isole Eolie?

Con il mio editore abbiamo raggiunto un prestigioso accordo di distribuzione. La Lombardo edizioni ha autorizzato il distributore "Il Frangente" a diffondere il libro a livello nazionale e internazionale. Dal 1996 la casa editrice "Il Frangente" è specializzata in pubblicazioni nautiche - portolani, guide, narrativa e manualistica per la nautica da diporto. Distribuiranno il libro mediante la vendita on line sul sito del distributore stesso www.frangente.com, sullo store online di Amazon e a tutti i loro clienti aziendali (librerie specializzate, fornitori nautici, club nautici, società charter ecc.). È un vero onore per me vedere il mio libro a fianco delle guide di Rod e Lucinda Heikel, autori al top in questo campo!

Rimane la vendita diretta su www.tipografialombardo.it e la distribuzione in provincia di Messina del mio editore locale (disponibile in diverse librerie, negozi di nautica e pontili). Grazie a "Il Frangente" per la possibilità di espandere la nostra diffusione. Ringrazio la Lombardo edizioni per l'accordo raggiunto che, con sacrifici anche economici, crede in me e nel mio progetto editoriale.

Hai in programma di scrivere un altro libro?

Si, adesso sono la responsabile didattica del MuMa e prima del Covid venivano tantissime scuole a vedere il museo e per sensibilizzare e insegnare agli studenti mi sono impegnata a fare delle schede da colorare per i bambini più piccoli e una caccia al tesoro per i ragazzi più grandi. Durante il lock-down Covid ho continuato a creare del materiale che i ragazzi possano utilizzare anche da casa, quindi il mio prossimo progetto è di creare dei Workbook che riguardino l’ambiente, usando la storia di Siso come primo passo, e successivamente aggiungere tanti altri temi.


Per ulteriori informazioni potete contattarmi a: info@guidanauticaeolie.com